IL CONTESTO TEDESCO
La Germania sta diventando un vero e proprio paradiso per le startup tecnologiche sostenute da venture capital. Il Paese è stato infatti, secondo i dati del Dow Jones VentureSource, la destinazione preferita in Europa per l’equity financing durante il terzo trimestre 2014, con 1,2 miliardi di euro di investimenti su un totale europeo di 2,3 miliardi di euro. Una cifra che, se confrontata con quella investita negli Stati Uniti (11 miliardi di dollari, cioè 8,6 miliardi di euro), sembra marginale, ma bisogna considerare il fatto che mentre in America gli investimenti sono calati del 24%, in Europa sono cresciuti del 3%.
Prima della spiegazione facciamo un passo indietro: L’unico problema che allarmava il Governo Tedesco qualche anno fa era principalmente la fonte economica del paese, per la gestione delle start up; la quale infatti richiedeva un notevole capitale di investimento per progetti di tale portata. Ecco perché era nato il progetto: “Contributo per l’innovazione del capitale a rischio” il quale consentiva ai privati di investire il loro denaro sui giovani talentuosi. Tutto ciò si differenziava molto dalle classiche start up universitarie, visto che il contributo veniva offerto da privati, denominati: “angels” che aiutavano di conseguenza altri privati per la fondazione di una nuova impresa. Questo progetto però come si può aver ben intuito non era affatto semplice, visto che a sostenere tutte le spese erano i cittadini privati (in molti fallirono) senza il sostegno dello Stato. Oggi, anche se tutt’ora esistono ancora molti investitori privati, le cose sono cambiate, grazie alle 2 università: Freie Universität (con il progetto denominato “Profund – profonda innovazione”) e University-based startup programmes (con il progetto denominato “Exist”) che garantiscono la messa in atto di progetti imprenditoriali innovativi e dinamici
Nel programma tedesco dell’ Industria 4.0 le startup potranno fare la differenza. Il processo che porterà alla produzione industriale automatizzata e interconnessa attraverso l’uso di industrial analytics, Internet of Things, interazioni machine-to-machine, stampa 3D e cloud computing vede in gioco diversi attori. Un ruolo di rilievo è certamente da riservare alle giovani società innovative che possono scegliere di correre da sole, ovvero proporre in autonomia i propri prodotti o servizi, o diventare parte di un percorso di open innovation portato avanti dalle imprese più grandi attraverso partnership o accordi di vario tipo.
I PROGRAMMI DI FINANZIAMENTO
Programma Start Up Profund – Funpreneur
La prima cosa da fare è partecipare ai corsi e concorsi universitari; i quali garantiscono ai partecipanti la possibilità di mettere in atto le proprie idee ed in futuro fondare finalmente la propria attività. La partecipazione al progetto, denominato: “Funpreneur” è attivo per tutti gli studenti interessati a migliorare il proprio futuro. Le lezioni basilari punteranno a migliorare le tecniche di marketing e brainstorming, in modo da far crescere l’interesse sulle idee imprenditoriali degli studenti.
Per poter partecipare al corso, il richiedente dovrà pagare una cifra irrisoria di soli 5 euro, dove alla fine del progetto, oltre alla possibilità di fondare la propria start-up sul mercato globale, si porterà a casa anche un premio in denaro.
Programma Exist – start up della ricerca
Questo solido programma, molto simile al precedente, consente ai giovani interessati (universitari o persone extra-universitarie) di realizzare i propri sogni e le proprie idee innovative. Il tutto funziona in modo molto semplice, promuovendo la cultura d’impresa dentro le scuole Universitarie. Grazie al progetto Exist sono stati creati uffici, centri di ricerca, corsi specializzati, enti di competenza e networking. Per tutti coloro che aderiscono all’iniziativa vengono concesse borse di studio per la fondazione di una nuova impresa e quote economiche per pagare le prime spese dell’attività.
Solitamente chi aderisce al gruppo Exist, sono persone interessate ad avviare start up in Germania per imprese del tipo ICT; o meglio ancora per coloro che dedicato tutte le ricerche all’innovazione di software, internet o altri servizi strettamente legati alla tecnologia. Ma come indicato prima, tutti possono partecipare a patto che essi siano: studenti, laureati, ricercatori scientifici o dottorandi. A tali partecipanti, se le idee che verranno presentate risulteranno ottime, verranno consegnati più di 250.000 euro per lo sviluppo del prototipo ed infine anche circa 180.000 euro per la commercializzazione sul mercato e l’avvito dell’impresa.