Le dinamiche di gamification sono un parto diretto del boom dei social. Negli ultimi dieci anni abbiamo assistito alla formazione di uno strato sociale (‘social layer’ per dirla con gli inglesi), che ha ricoperto il nostro mondo grazie alla crescita esponenziale dei social media. Quello dei network sociali è un business che ha coinvolto numerose compagnie negli anni – e altre ancora lo stanno esplorando – ma che è stato strutturato e definito soprattutto da Facebook, Twitter e LinkedIn.

Il percorso è segnato: il prossimo decennio sarà dominato dai giochi. Li useremo sempre di più per influenzare il comportamento delle persone (dei conoscenti o dei potenziali clienti) e, nel frattempo, divertirci giocando. Un modo innovativo per unire branding e customer engagement.

Alle persone piace competere, giocare e vincere. Anche quando non sono parte attiva, si divertono a guardare gli altri competere, come dimostra il successo dei talent show televisivi. Le persone apprezzano la possibilità di partecipare a un gioco, anche se le ricompense sono piccole, simboliche o virtuali.

Nel digital marketing, allo ‘strato sociale’ si sta affiancando sempre più un ‘game layer’, destinato a sostituire la visione tradizionale legata alla loyalty come strumento primario nelle strategie di contatto e relazione. Parliamo così di digital engagement: se guadagnare punti, raggiungere i livelli più alti o completare fasi di gioco progressive motiva le persone, perché non utilizzare questi momenti di svago come leva per definire una Digital Customer Experience innovativa e più efficace?

I programmi di loyalty già da tempo utilizzano le dinamiche di gioco, ma raramente sono anche divertenti. Ciò che è importante capire è che, attraverso le dinamiche di gioco, si può influenzare il comportamento delle persone. Di seguito descriviamo alcune le tipologie più utilizzare tra le 47 dinamiche di Gamification supportate da Neosperience:

Appointment Dynamic: la dinamica dell’appuntamento. Nella vita reale un happy hour, una promozione che offre gelati, caffè o drink in omaggio, spinge le persone a recarsi in un certo locale a una certa ora. Esperienze sviluppate in progetti b2b2c come MyGelato App e Network di Carpigiani, ma anche iniziative di trade gamification b2e (business-to-employee) come quella per il produttore di scarpe e retailer Bata, hanno dimostrato che questo concetto è molto più significativo di quanto avessimo immaginato. Perché non compiere un ulteriore passo avanti, ad esempio inventando un gioco che spinga le persone a prendere le medicine nei tempi prestabiliti, offrendo loro dei vantaggi per averlo fatto?

Influence e status: un brand di primo piano come American Express offre un esempio perfetto. Le persone desiderano la loro costosa carta ‘black’ perché rappresenta un simbolo che certifica il loro status.

Progression Dynamic: LinkedIn utilizza una barra progressiva per incentivare gli utenti a fornire maggiori informazioni, incrementando in maniera esponenziale il valore del loro customer database, in base alla legge di Metcalfe.

Communal Discovery: Twitter e Facebook utilizzano questa dinamica. Le persone lavorano insieme per aumentare la pertinenza delle storie.

È possibile trasporre questi concetti nel mondo fisico grazie allo Smart Bluetooth e ai tag NFC per consentire alle persone di trovare oggetti (perché non il tuo prodotto?) e luoghi (perché non la localizzazione del tuo punto vendita?), così da combinare al meglio content marketing, gamification e digital customer experience al fine di costruire una strategia di marketing in grado di influenzare il comportamento dei clienti e consentire agli utenti di connettersi al tuo brand e i tuoi prodotti come mai prima d’ora.

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2018-11-28T12:36:15+00:00luglio 16th, 2016|
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