Sarà il trend dei prossimi anni. Il neuromarketing è strettamente legato all’utilizzo di tecniche di visualizzazione dell’attività cerebrale attraverso sistemi di risonanza elettromagnetica funzionale per comprendere cosa effettivamente accada a livello neurocognitivo in risposta a determinati stimoli emozionali, spesso con finalità promozionali o pubblicitarie, al fine di determinare il livello di efficacia della comunicazione presa in esame.
Il neuro marketing affronta:
> L’efficacia dei risultati è perseguita attraverso l’utilizzo di determinate tecniche di comunicazione nei messaggi;
> La forte personalizzazione dei messaggi in base al cliente obiettivo;
> La verifica con focus group di appartenenti al target cliente;
> La triangolazione dei dati raccolti attraverso altre metodologie.
La tecnologia fondamentale è legata tracciatura dei movimenti saccadici del viso e dell’occhio che oggi è possibile:
> Attraverso la fotocamera del telefono
> Attraverso un dispositivo di digital signage
> Attraverso una webcam
La tecnologia di analisi delle immagini è la stessa dei sistemi di controllo dell’attenzione di cui sono dotati numerose macchine. Questi movimenti essendo “involontari“ sono molto più efficaci della comunicazione verbale.
Se navigo un web site, un app o guardo un filmato posso già oggi capire quali elementi hanno destato attenzione e emozione nell’interlocutore e costruire per lui uno storytelling adeguato. 
Il tema però non è solo ottenere un grafico magari che mostra i punti di attenzione ma attribuire all’utente un “profilo tipo” a cui si avvicina in modo da facilitare la comunicazione.

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2018-11-28T12:36:15+00:00agosto 6th, 2016|
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